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Sebbene il birrificio Smögenbryggar’n descriva la sua Svarta Malin come una classica stout e la birra lo assomigli sicuramente a prima vista, non useremmo necessariamente questo nome per questa birra. La nostra riluttanza però non è da attribuire all’aspetto o al gusto; è l’elenco degli ingredienti a sollevare interrogativi. Oltre ai vari malti e ai luppoli East Kent Goldings e Northern Brewer, si dice anche sale marino, ma non è così insolito considerando gli stili di birra tradizionali come Gose. Ciò che è estremamente non convenzionale, tuttavia, sono i gusci delle cozze, anch’essi menzionati.
Fortunatamente, questo mistero può essere risolto abbastanza facilmente. Le cozze non vengono utilizzate per la loro consistenza o gusto, ma per modificare il pH dell’acqua. La birra Smögenbryggar´n viene prodotta con acqua di sorgente superficiale che scorre attraverso il granito ed è insolitamente morbida. Per poter utilizzare quest’acqua per la preparazione della birra, è necessario prima regolare il valore del pH ed è qui che vengono utilizzate le cozze.
Nonostante i gusci di cozze che contiene, Svarta Malin porta in tavola un tradizionale aroma di robusta: forti aromi tostati, finissimo cioccolato fondente, caffè appena preparato, delicati sentori di liquirizia e un accenno di sale marino. Ammiriamo l’uso sapiente delle conchiglie e siamo felici se questa birra crea ancora di più la consapevolezza del mare e delle sue preziose risorse da tutelare.
Acqua, malto d’orzo , luppolo, alghe, lievito ( può contenere tracce di molluschi)